
L’antica città messapica e poi romana di Egnazia si trova poco a nord del piccolo centro di Savelletri (BR), esattamente al confine tra l’antica Peucezia e la Messapia (attuale Salento).
Si tratta indubbiamente di uno dei più interessanti siti archeologici della Puglia, sia per l’estensione che per i contesti archeologici che ha restituito.
La città preromana è sicuramente legata alla cultura messapica, come testimoniato anche dalla importante classe ceramica datata al IV-III secolo a.C. che ha preso il suo nome.
Se del periodo messapico sono rimaste visibili poche testimonianze architettoniche, rappresentate soprattutto dall’imponente cinta muraria, all’epoca romana e tardoantica si devono gli interventi monumentali più importanti. Soprattutto ai romani sono attribuibili alcuni edifici (tra questi la basilica civile, il foro, il sacello delle divinità orientali e l’anfiteatro) ed una certa razionalizzazione urbanistica che vide la creazione di insulae irregolari ma, soprattutto, la costruzione della via Traiana che attraversava la città ed apportò ad essa fondamentali benefici economici.
Nel I secolo a.C. fu costruito il porto che forse si deve all’amico e sodale di Ottaviano, Marco Vipsanio Agrippa.
All’epoca tardoantica si devono le due basiliche paleocristiane che denotano, insieme ad altri elementi, l’importanza che la città assunse in questo periodo, divenendo anche sede episcopale.

Le testimonianze archeologiche e documentarie ci attestano una Egnazia ancora abitata in epoca medievale, fino al lento abbandono in età tardomedievale.
In epoca moderna l’antico sito divenne bersaglio dei cacciatori di antichità, che fecero scempio soprattutto dei corredi funerari.
I primi scavi ufficiali ebbero inizio con il XX secolo e sono proseguiti fino ad oggi con mirati progetti di ricerca.