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RELITTO CAPO PICCOLO A. PRIMA METÀ DEL V SEC. A.C.

LEKANE A
VERNICE NERA

N. rif. MUSAS

CAPCOL-39

N. inv.

Descrizione

Lekane a vernice nera. Orlo rientrante indistinto dalla parete. Anse ad “orecchia” orizzontali a sezione cilindrica. Mancante di parte del fondo.

Misure

Materiale

Terracotta

Collocazione

Museo Archeologico Nazionale di Capo Colonna.

Provenienza

Relitto Capo Piccolo A

Datazione

Prima metà del V sec. a.C.

Degrado biologico

Il manufatto non presenta tracce di degrado biologico.
Bibliografia

MEDAGLIA 2008, pp. 116-117; MEDAGLIA 2010, p. 338 ss., n. 421.

BIBLIOGRAFIA

Medaglia S., 2008, Per un censimento dei relitti antichi lungo la costa crotonese. Nota preliminare, in Ricerche archeologiche e storiche in Calabria: modelli e prospettive, “Atti del convegno di studi in onore di Giovanni Azzimmaturo (Cosenza 2007)”, Cosenza.

Medaglia S. 2010, Carta archeologica della provincia di Crotone: paesaggi storici e insediamenti nella Calabria centro-orientale dalla Preistoria all’Altomedioevo, Ricerche IV. Collana del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti, Università della Calabria, Rossano.

ANFORA GRECO-OCCIDENTALE 2 / SOURISSEAU FORME 2

N. rif. MUSAS

CAPCOL-16

N. inv.

Descrizione

Anfora con corpo a trottola ricomposta da diversi frammenti con alcune lacune. Impasto di colore beige.
Misure

h. cm 42 x largh. max cm 40 x diam. tot. bocca cm 15

Materiale

Terracotta

Collocazione

Sabbiera interna Museo Archeologico Nazionale di Capo Colonna

Provenienza

Relitto Capo Piccolo A

Datazione

Inizi – prima metà del V sec. a.C.

Degrado biologico

L’anfora mostra una modesta colonizzazione incrostante biancastra dovuta allo sviluppo di organismi animali e vegetali quali alghe rosse, briozoi, policheti serpulidi (vermi marini).


Bibliografia

MEDAGLIA, 2008, p. 116-117; MEDAGLIA 2010, pp. 338 ss. n. 421; SOURISSEAU 2011, pp. 176 (fig. 6), 189-190; SACCHETTI F. 2012, pp. pp. 43-48.

BIBLIOGRAFIA

Medaglia S. 2008, Per un censimento dei relitti antichi lungo la costa crotonese. Nota preliminare, in Ricerche archeologiche e storiche in Calabria: modelli e prospettive, “Atti del convegno di studi in onore di Giovanni Azzimmaturo (Cosenza 2007)”, Cosenza.

Medaglia S. 2010, Carta archeologica della provincia di Crotone: paesaggi storici e insediamenti nella Calabria centro-orientale dalla Preistoria all’Altomedioevo, Ricerche IV. Collana del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti, Università della Calabria, Rossano.

Sourisseau J.-CH. 2011, La diffusion des vins grecs d’Occident du VIIIe au IVe s. av. J.-C., sources écrites et documents archéologiques, in La vigna di Dioniso: vite, vino e culti in Magna Grecia, Atti del 49 Convegno di Studi sulla Magna Grecia (Taranto 2009), Taranto, pp. 176 (fig. 6), 189-190.

Sacchetti F. 2012, Les amphores grecques dans le Nord de l’Italie. Échanges commerciaux entre les Appennins et les Alpes aux époques archaïque et classique (Bibliothèque d’Archéologie Méditerranéenne et Africaine 10), Aix-en Provence.

ANFORA
KOEHLER A’


N. rif. MUSAS

CAPCOL-17

N. inv.

Descrizione

Anfora di cui si conserva il collo, l’orlo dischiforme, le anse a sezione circolare e alcune porzioni della spalla.

Misure

h. cm 16 x largh. max cm 33 x diam. bocca cm 16

Materiale

Terracotta

Collocazione

Museo Archeologico Nazionale di Capo Colonna

Provenienza

Relitto Capo Piccolo A

Datazione

Inizi – Prima metà del V sec. a.C.
Degrado biologico

Il collo d’anfora presenta una colonizzazione biologica di natura epilitica (superficiale) caratterizzata da alghe rosse incrostanti (Corallinales), visibili come patine biancastre, da gusci di Policheti serpulidi (vermi marini) e da colonie di Briozoi.


Bibliografia

MEDAGLIA, 2008, p. 116-117; MEDAGLIA 2010, pp. 338 ss. n. 421 con bibliografia; SACCHETTI F. 2012, pp. 27-32.

BIBLIOGRAFIA

Koehler C.G. 1981, Corinthian Developments in the Study of Trade in the Fifth Century, in Hesperia 50, pp. 449-458.

Medaglia S. 2008, Per un censimento dei relitti antichi lungo la costa crotonese. Nota preliminare, in Ricerche archeologiche e storiche in Calabria: modelli e prospettive, “Atti del convegno di studi in onore di Giovanni Azzimmaturo (Cosenza 2007)”, Cosenza.

Medaglia S. 2010, Carta archeologica della provincia di Crotone: paesaggi storici e insediamenti nella Calabria centro-orientale dalla Preistoria all’Altomedioevo, Ricerche IV. Collana del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti, Università della Calabria, Rossano.

Sacchetti F. 2012, Les amphores grecques dans le Nord de l’Italie. Échanges commerciaux entre les Appennins et les Alpes aux époques archaïque et classique (Bibliothèque d’Archéologie Méditerranéenne et Africaine 10), Aix-en Provence, pp. 145-252.

 

Il relitto greco di Capo Piccolo A fu segnalato dal pescatore crotonese M. Fortezza ed indagato negli anni ‘90 del secolo scorso dalla Cooperativa Aquarius su incarico dell’allora Soprintendenza Archeologica1.

Il relitto si trova dinanzi il promontorio di Capo Piccolo, nel golfo tra Capo Rizzuto e Le Castella, ad una profondità di 34 metri. I due interventi della Aquarius si concretizzarono con l’esecuzione di uno scavo a sorbona che permise il recupero di diversi materiali del carico, soprattutto anfore e ceramiche da mensa.

Le prime sono tutte di tipologia greca ed appartengono ai tipi delle Corinzie B antiche  ed alle ionico-massaliote. A queste va aggiunta un’anfora tipo Koehler A1 (cfr. reperti 3D). Quasi tutte le anfore si presentano impeciate internamente.

Per quanto riguarda le ceramiche da mensa non è chiaro se queste appartenessero al carico o facessero parte delle dotazioni di bordo.

Tra queste vanno menzionate una brocchetta acroma monoansata, un’olpe priva di piede ed ansa verticale sopraelevata, una coppetta monoansata a parziale vernice nera, una lekane a vernice nera mancante del fondo2.

Malgrado il relitto sia stato datato in passato tra la fine VI e gli inizi del V sec. a.C.3, la presenza della tipologia anforica Corinzia A (Koehler A1) impone una datazione leggermente più tarda, da collocarsi nella prima metà del V secolo a.C.8 E, d’altra parte, la ceramica più minuta non fornisce ulteriori dati che consentano di circoscrivere meglio la cronologia né la rotta della nave. Di questa non sono stati riscontrati, al momento, resti dello scafo4.

I reperti recuperati da questo relitto sono conservati presso il Museo Archeologico Nazionale di Capo Colonna. Le schede di alcuni di questi manufatti, completi di rendering 3D, sono consultabili direttamente in questa pagina.

NOTE

1MEDAGLIA 2010, pp. 338-339.

2 Per un inquadramento tipologico e bibliografico delle ceramiche vd. Medaglia 2010, p. 339.

3 LATTANZI 1994, p. 21; LATTANZI 1995, pp. 184-185; RACHELI 2006, p. 67.

4 MEDAGLIA 2010, p. 340.

 

BIBLIOGRAFIA

Lattanzi E. 1994, Attività della Soprintendenza Archeologica in Calabria nel 1994, in Magna Graecia XXIX, 4-6, pp. 20-22.

Lattanzi E. 1995, Attività della Soprintendenza Archeologica della Calabria nel biennio 1993-1994, in Klearchos 35-37, 1993-1995, pp. 179-193.

Medaglia S. 2008, Per un censimento dei relitti antichi lungo la costa crotonese. Nota preliminare, in Ricerche archeologiche e storiche in Calabria: modelli e prospettive, “Atti del convegno di studi in onore di Giovanni Azzimmaturo (Cosenza 2007)”, Cosenza, pp. 93-120.

Medaglia S. 2010, Carta archeologica della provincia di Crotone: paesaggi storici e insediamenti nella Calabria centro-orientale dalla Preistoria all’AltomedioevoRicerche IV. Collana del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti, Università della Calabria, Rossano.

Racheli A. 2006, I relitti del vino, in Capo Colonna, p. 67.