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STATUA DI ISIDE PELAGIA

Ritrovata a Pozzuoli, nelle acque antistanti l’acropoli del Rione Terra, questa grande statua in marmo grigio, gravemente danneggiata dall’azione degli organismi marini, inizialmente identificata con una Vittoria, rappresentava la dea Iside, protettrice dei naviganti (Pelagia), in una posa già nota da altre rappresentazioni. Testa e braccia, realizzate a parte in marmo bianco, sono purtroppo perdute.

La statua, rappresenta un chiaro esempio di degrado della pietra dovuto allo sviluppo endolitico di microrganismi ed organismi perforanti. Sono evidenti: le perforazioni di bivalvi (appartenenti alle specie Lithophaga lithophaga e Rocellaria dubia) con fori di dimensioni di 1-2 cm, talvolta conservanti ancora i gusci interi del mollusco; le cavità sub-globose prodotte da spugne del genere Cliona i cui effetti hanno portato ad un importante depauperamento dello strato di marmo; i solchi sinuosi scavati sulla superficie da vermi marini. La parte posteriore della statua risulta meglio conservata, probabilmente per una permanenza più lunga nel sedimento rispetto al lato anteriore. Qui sono visibili i resti di colonizzazioni di animali incrostanti, quali balani, briozoi, bivalvi e serpulidi.

Davidde B., Ricci S., Poggi D., Bartolini M., 2010. Marine bioerosion of stone artefacts preserved in the Museo Archeologico dei Campi Flegrei in the Castle of Baia (Naples), Archaeologia Maritima Mediterranea; 7: 75-115.
Ricci S., Sacco Perasso C., Antonelli, F., Davidde Petriaggi B., 2015. Marine Bivalves colonizing roman artefacts recovered in the Gulf of Pozzuoli and in the Blue Grotto in Capri (Naples, Italy): boring and nestling species. International Biodeterioration & Biodegradation (98) 89 – 100.

Ricci, S., Pietrini, A. M., Bartolini, M., Sacco Perasso, C., 2013. Role of the microboring marine organisms in the deterioration of archaeological submerged lapideous artifacts (Baia, Naples, Italy). International Biodeterioration & Biodegradation 82 (2013) 199-206.

Ricci S., Davidde B., Bartolini M., Priori G. F., 2009. Bioerosion of lapideous objects found in the underwater archaeological site of Baia (Naples). Archaeologia Maritima Mediterranea, 6: 167-188.

Zevi F. (cur.) 2009, Museo archeologico dei Campi Flegrei. Castello di Baia. Napoli: Electa Napoli.

N. rif. MUSASBAI-025N. inv.320487MisureAltezza: 200 cm.MaterialeMarmo grigioCollocazioneMuseo Archeologico dei Campi Flegrei, sala 4ProvenienzaPorto di Pozzuoli, 1964DatazioneIII secolo d.C.Share