Forse parte della decorazione scultorea di una grande fontana o ninfeo, come dimostrano i resti di tubatura sotto il gomito sinistro, la statua, copia romana di un originale di IV secolo a.C., raffigurava Eracle in posizione di riposo, giacente sulla leonté, la pelle del Leone Nemeo ucciso nel corso delle celebri Dodici Fatiche. La mano sinistra, perduta, reggeva forse una coppa.
La statua non presenta fenomeni di degrado biologico.
Bonanno Aravantinos, M. 1991, ‘Osservazioni sul tipo dell’Eracle sdraiato’, in Giornate di Studio in onore di Achille Adriani, Roma, 26-27 novembre 1984, pp. 153–179.
Maniscalco, F. 1995, ‘Un ninfeo severiano nelle acque del porto di Baia’, Ostraka, 4(2), pp. 257–271.
Maniscalco, F. 1997, Ninfei ed edifici marittimi severiani del Palatium imperiale di Baia. Napoli: Massa Editore, pp. 58-59.
Napoli, M. 1953 ‘Di una villa marittima di Baia’, Bollettino di Storia dell’Arte. Istituto Universitario di Magistero, Salerno, III(1), pp. 76–107.
Zevi F. (cur.) 2009, Museo archeologico dei Campi Flegrei. Castello di Baia. Napoli: Electa Napoli.