Puntazza. Corrosioni. Il metallo si sfalda con molta facilità. È costituita da quattro ali che si congiungono a formare una punta 1.Armatura metallica di rinforzo alla punta di una trave. Utilizzata sovente nell’antichità, trovava impiego soprattutto nella cantieristica subacquea 2.
Il manufatto non presenta tracce di colonizzazione biologica.
Giuliani C.F. 1990, L’edilizia nell’antichità, Roma.
Medaglia S. 2002, Materiali erratici dal mare di Kaulonia, in Archeologia Subacquea, Studi Ricerche, Documenti, III, pp. 163-185.
Ruegg D. 1983, The underwater excavation in the Garigliano River: final report 1982. The Roman port and bridge at Minturnae, Italy, in IJNA 12.3, pp. 203-218.
Ucelli G. 1950, Le navi di Nemi, Roma.
1 Le ali (o bracci) erano unite, fino a circa la metà della loro lunghezza, da pareti metalliche ora andate quasi tutte perdute. Uno dei bracci reca nella parte terminale un “maschio” che fungeva da cavicchio.
2 Cfr. UCELLI 1950, p. 125, nota 2; RUEGG 1983, pp. 210 e ss. e figg. 8-9; GIULIANI 1990, pp. 129 e ss., figg. 5.6, 5.8. Durante le ricognizioni subacquee del 1996 si è rinvenuta un’altra puntazza in ferro del tutto simile (comunicazione S. Mariottini).