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ANFORA TIPO KEAY XXV

Anfora frammentaria tipo Keay XXV. Si conserva il collo completo di anse e bordo estroflesso.

Questa tipologia di anfora si potrebbe collocare tra quella che è stata chiamata “Africana Grande” e il tipo più tardo di tipo cilindrico, sempre di grandi dimensioni. In sostanza tra l’inizio del IV e la seconda metà del V secolo d.C.

La loro produzione è quasi certamente tunisina ed erano adibite al trasporto di olio e, in misura minore, di salsa di pesce (KEAY 1984, pp. 184, 193, 212).

Il frammento di anfora presenta sulle superfici esterne ed interne una colonizzazione mista in cui predominano policheti sedentari, talli di alghe rosse incrostanti e briozoi. I talli delle alghe e le altre strutture carbonatiche sono in alcuni casi perforati da spugne Clionidi endolitiche (perforanti) la cui presenza si evidenzia come piccoli fori circolari. Sono ancora visibili tracce di talli algali epilitici non incrostanti di colore verde brunastro.

Keay S. J. 1984, Late Roman amphorae in the Western Mediterranean. A typology and economic study: the Catalan evidence, Oxford, British Archaeological Reports International Series.

Marino D.A., Corrado M. 1996, Scoperte lungo il litorale di Crotone, in L’Archeologo Subacqueo 4, p. 7.

Medaglia S. 2010, Carta archeologica della provincia di Crotone: paesaggi storici e insediamenti nella Calabria centro-orientale dalla Preistoria all’Altomedioevo, RICERCHE. Collana del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti, IV, Università della Calabria, Cosenza.

N. rif. MUSASCAPCOL-26N. inv.2814/M, 31.08.1995. Consegna G. CantaforaMisureh. max cm 25 x largh. max cm 16 x diam. bocca cm 9MaterialeTerracottaCollocazioneDeposito Museo Archeologico Nazionale di Capo ColonnaProvenienzaRelitto Alfieri ADatazioneIV – prima metà V sec. d.C.Share