Fascione di forma rettangolare ripiegato su se stesso. Le estremità si congiungono appena. Un foro da chiodo è posto in prossimità del congiungimento. Bordo superiore ribattuto. Fratture.
Ghiera “di testa”. Utilizzata per operazioni di fondazione (del tipo a palafitta o subacqueo), era inserita sulla testa della trave per evitare che si sfibrasse ai colpi del battipalo1.
Il manufatto non presenta tracce di colonizzazione biologica.
Giuliani C.F. 1990, L’edilizia nell’antichità, Roma.
Medaglia S. 2002, Materiali erratici dal mare di Kaulonia, in Archeologia Subacquea, Studi Ricerche, Documenti, III, pp. 163-185.