Su questo relitto non si hanno molte informazioni. Affondò nel IV – III secolo a.C. nei pressi di Capo Colonna mentre trasportava un carico di anfore, forse della tipologia delle Corinzie B recenti (MEDAGLIA 2008, p. 96). Le anfore corinzie sono tra quelle meglio conosciute perché rinvenute in diversi siti mediterranei e grazie soprattutto alle catalogazioni proposte dalla Koehler.

Sulla base di dati archeometrici si è stabilito che molte di esse mostrano evidenze di una provenienza dall’attuale Calabria ionica, probabilmente dall’area dell’antica Sibari, dato questo che ha forti implicazioni da un punto di vista storico-archeologico.

 

BIBLIOGRAFIA

Koehler C,. 1981, Corinthian Developments in the Study of Trade in the Fifth Century, in Hesperia 50.4, pp. 449-458.

Koehler C., 1982, Amphoras on Amphoras, in Hesperia 51.3, pp. 284-289.

Medaglia S., 2008, Per un censimento dei relitti antichi lungo la costa crotonese. Nota preliminare, in Ricerche archeologiche e storiche in Calabria: modelli e prospettive, “Atti del convegno di studi in onore di Giovanni Azzimmaturo (Cosenza 2007)”, Cosenza.

Spagnolo G. V. M., Ingoglia C., 2006, Localizzazione dei centri di produzione anforica nell’Occidente greco: dati archeometrici su anfore “corinzie B”, “ionico-massaliote”, “pseudo-chiote” e “greco-italiche” rinvenute in Sicilia, in AA.VV., L’approccio multidisciplinare allo studio ed alla valorizzazione dei Beni Culturali, Roma.