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RELITTO CAPO ALFIERI A. IV-V SEC. D.C.

ANFORA TIPO KEAY XXV

N. rif. MUSAS

CAPCOL-26

N. inv.

2814/M, 31.08.1995. Consegna G. Cantafora
Descrizione

Anfora frammentaria tipo Keay XXV. Si conserva il collo completo di anse e bordo estroflesso.

Questa tipologia di anfora si potrebbe collocare tra quella che è stata chiamata “Africana Grande” e il tipo più tardo di tipo cilindrico, sempre di grandi dimensioni. In sostanza tra l’inizio del IV e la seconda metà del V secolo d.C.

La loro produzione è quasi certamente tunisina ed erano adibite al trasporto di olio e, in misura minore, di salsa di pesce (KEAY 1984, pp. 184, 193, 212).

Misure

h. max cm 25 x largh. max cm 16 x diam. bocca cm 9

Materiale

Terracotta

Collocazione

Deposito Museo Archeologico Nazionale di Capo Colonna

Provenienza

Relitto Alfieri A

Datazione

IV – prima metà V sec. d.C.

Degrado biologico

Il frammento di anfora presenta sulle superfici esterne ed interne una colonizzazione mista in cui predominano policheti sedentari, talli di alghe rosse incrostanti e briozoi. I talli delle alghe e le altre strutture carbonatiche sono in alcuni casi perforati da spugne Clionidi endolitiche (perforanti) la cui presenza si evidenzia come piccoli fori circolari. Sono ancora visibili tracce di talli algali epilitici non incrostanti di colore verde brunastro.Bibliografia

KEAY 1984; MARINO, CORRADO 1996; MEDAGLIA 2010, p. 299, nota 301 con bibliografia.

BIBLIOGRAFIA

Keay S. J. 1984, Late Roman amphorae in the Western Mediterranean. A typology and economic study: the Catalan evidence, Oxford, British Archaeological Reports International Series.

Marino D.A., Corrado M. 1996, Scoperte lungo il litorale di Crotone, in L’Archeologo Subacqueo 4, p. 7.

Medaglia S. 2010, Carta archeologica della provincia di Crotone: paesaggi storici e insediamenti nella Calabria centro-orientale dalla Preistoria all’Altomedioevo, RICERCHE. Collana del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti, IV, Università della Calabria, Cosenza.

ANFORA TIPO KEAY LII

N. rif. MUSAS

CAPCOL-27

N. inv.

2814/M. 31.08.1995 Consegna Cantafora
Descrizione

Anfora frammentaria tipo Keay LII. Presenti il collo con il bordo ed un’ansa. Spiccato della spalla.

Bordo a sezione triangolare, estroflesso. Collo troncoconico che si diparte da spalle che dovevano dare origine ad un corpo globulare o piriforme. Anse pronunciate, a nastro ingrossato, che si impostano tra il collo e la spalla.

La Keay LII (KEAY 1984, fig. 114) è una tipologia anforaria prodotta tra il IV e il VI-VII secolo, sicuramente in Calabria e Sicilia, alle cui produzioni vinarie essa era connessa e dove sono stati individuati alcuni impianti produttivi.

Misure

h. max cm 21 x largh. max cm 18 x diam. bocca cm 8

Materiale

Terracotta

Collocazione

Deposito Museo Archeologico Nazionale di Capo Colonna

Provenienza

Relitto Alfieri A

Datazione

IV – prima metà del V sec. d.C.

Degrado biologico

Il manufatto presenta tracce di vermi sedentari (Policheti serpulidi) visibili sotto forma di piccoli tubetti biancastri e talli incrostati di colore bianco o rosato riconducibili ad alghe rosse.
Bibliografia

MARINO, CORRADO 1996, p. 7; MEDAGLIA 2010, p. 299, nota 301 con bibliografia.

BIBLIOGRAFIA

Keay S. J. 1984, Late Roman amphorae in the Western Mediterranean. A typology and economic study: the Catalan evidence, Oxford, British Archaeological Reports International Series.

Marino D.A., Corrado M. 1996, Scoperte lungo il litorale di Crotone, in L’Archeologo Subacqueo 4, p. 7.

Medaglia S. 2010, Carta archeologica della provincia di Crotone: paesaggi storici e insediamenti nella Calabria centro-orientale dalla Preistoria all’Altomedioevo, Ricerche IV. Collana del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti, Università della Calabria, Rossano.

Il sito del relitto Alfieri A, posto a sud dell’omonimo Capo, si trova a 400 metri dalla costa in pochi metri d’acqua e fu scoperto a metà degli anni ‘90 dal subacqueo Gino Cantafora. Ha restituito una trentina di anfore vinarie frammentarie pertinenti al carico e alle tipologie Keay LII e, in minore quantità, alle Keay XXV B-C. Le prime, impeciate internamente, erano notoriamente prodotte in Italia meridionale, mentre le seconde in nord-Africa1. Questi reperti consentono di datare il relitto tra il IV e la prima metà del V secolo d.C2.

Il sito è praticamente coincidente con quello del relitto Alfieri B, collocabile in epoca medievale.

Le schede di alcuni reperti pertinenti a questo relitto, scansionati in 3D, sono consultabili in questa pagina.

Relitti Capo Alfieri A e B (foto L. Cantafora, da Medaglia 2010)

NOTE

1 MARINO, CORRADO 1996, p. 7; CORRADO 2001, p. 543 nota 56; MEDAGLIA 2008, p. 110-111; MEDAGLIA 2010, p. 299.

2 MEDAGLIA 2008, p. 110-111; MEDAGLIA 2010, p. 299; CORRADO 2016, passim.