N. rif. MUSAS |
CAPCOL-18 |
N. inv. |
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Descrizione |
Ceppo d’ancora in pietra mancante di un braccio. Visibile la tipica scanalatura di separazione tra i due bracci. Secondo Strabone lo scalo principale di Crotone si trovava presso l’Esaro che ospitava, probabilmente, un porto canale. Questo reperto è al momento l’unico indizio dello stazionamento di imbarcazioni nella zona in età arcaica o classica. |
Misure |
h. cm 90 x largh. cm 27 x prof. cm 17 |
Materiale |
Roccia sedimentaria |
Collocazione |
Sabbiera interna Museo Archeologico Nazionale di Capo Colonna. |
Provenienza |
Fiume Esaro |
Datazione |
VII – IV a.C.1 |
Degrado biologico |
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Bibliografia |
MEDAGLIA 2010, p. 245 |
1 Per una rassegna dei ceppi maggiormente noti, cfr. GIANFROTTA 1975; Id. 1977 e ID. 1982. Su alcuni ceppi litici provenienti da Metaponto e da Locri (utilizzati da dedicanti in ambito cultuale), cfr. BOETTO 1997, pp. 51 e ss.
BIBLIOGRAFIA
Boetto G. 1997, Ceppi litici “sacri” e culti aniconici a Metaponto e a Locri, in Archeologia Subacquea II, pp. 51-64.
Gianfrotta P.A. 1975, Le ancore votive di Sostrato di Egina e di Faillo di Crotone, in La Parola del Passato, 30, pp. 311-318.
Medaglia S. 2010, Carta archeologica della provincia di Crotone: paesaggi storici e insediamenti nella Calabria centro-orientale dalla Preistoria all’Altomedioevo, Ricerche IV. Collana del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti, Università della Calabria, Rossano.