N. rif. MUSAS |
KAU-25 |
N. inv. |
R64 (1995, Ass. Kodros) |
Descrizione |
Ceppo d’ancora litica. Fratturata. Di forma trapezoidale smussata e arrotondata, con incavo centrale ben squadrato. Mutilo di uno dei bracci. |
Misure |
Lungh. max. cm 78; largh. max. cm 24; spess. max. cm 13. |
Materiale |
Pietra porosa di colore avana chiaro |
Collocazione |
Giardino Museo Archeologico dell’antica Kaulon |
Provenienza |
Tratto di costa tra la fiumara Assi e il tempio dorico dell’antica Kaulonìa. |
Datazione |
VII – IV a.C.1 |
Degrado biologico |
Il manufatto si presenta fortemente incrostato da parte di organismi epilitici. In particolare si tratta di Policheti serpulidi (vermi marini) che, con i loro caratteristici tubi calcarei, formano incrostazioni biancastre (vedi figura). In alcune parti del manufatto si osservano incrostazioni attribuibili a talli di alghe rosse incrostanti (Corallinaceae) e a colonie di Briozoi.
Il ceppo d’ancora si presenta fortemente bioeroso anche da parte di organismi endolitici (in grado di scavare attivamente la roccia), in particolare spugne perforanti della famiglia Clionaidae. |
Bibliografia |
Boetto G. 1997, Ceppi litici “sacri” e culti aniconici a Metaponto e a Locri, in Archeologia Subacquea II, pp. 51-64. Gianfrotta P.A. 1975, Le ancore votive di Sostrato di Egina e di Faillo di Crotone, in La Parola del Passato, 30, pp. 311-318. Gianfrotta P.A. 1977, First elements for the dating of stone anchors stocks, in IJNA VI, pp. 285-292. Gianfrotta P.A. 1982, L’ancora di Klutikuna (ovvero, considerazioni sulla tomba 245 di Valle Trebba), in Bollettino dei Musei Ferraresi 12, pp. 59-62. |
1 Per una rassegna dei ceppi maggiormente noti, cfr. GIANFROTTA 1975; Id. 1977 e ID. 1982. Su alcuni ceppi litici provenienti da Metaponto e da Locri (utilizzati da dedicanti in ambito cultuale), cfr. BOETTO 1997, pp. 51 e ss.