Skip to content Skip to footer

CEPPO D’ANCORA CON DEDICA DI PHAILLOS

Braccio di ceppo d’ancora litica con iscrizione dedicatoria di Phayllos in caratteri achei: «di Zeus Meilichios. Phaillos pose». È facile riconoscere nel nome quel famosissimo Faillo che partecipò con una trireme alla battaglia di Salamina e fu tre volte vincitore ai giochi pitici.

Tipica forma trapezoidale arrotondata a bracci rastremati. Presente lo spiccato della scanalatura tra i due bracci.

È possibile che nell’area del ritrovamento sorgesse un edificio di culto dedicato a Zeus Meilichios, divinità legata anche alla propiziazione dei viaggi via mare. Non per nulla Capo Cimiti doveva essere uno dei tre importanti Capi Iapigi degli antichi.

Il manufatto non presenta fenomeni di degrado biologico.

Sull’iscrizione cfr. SEG XVII, 442; IACOPI 1952; GUARDUCCI 1967, pp.113-115; GIANFROTTA 1975, pp. 316-318; GIVIGLIANO 1978, pp. 107-108; GlANFROTTA, POMEY 1981, pp. 302-303; MADDOLI 19 s83, pp. 332-333; GIVIGLIANO 1985, pp. 404-405; JEFFERY 1990, pp. 257-258, 261, 456 n. 22; LAZZARINI 1996, pp. 242-243, 245 n. 4.9; MELE 1996, p. 235; BOETTO 1997, p. 54; LEONE 1998, p. 28; DUBOIS 2002, n. 90; LAZZARINI 2005, p. 269 n. II, l l4; MEDAGLIA 2010, p. 310, n. 339. Per la rassegna delle fonti riguardanti Faillo, cfr. STIER 1938; sul personaggio cfr. CAGNAZZI 1996, pp. 11 ss.

Boetto G. 1997, Ceppi litici «Sacri» e culti aniconici a Metaponto e a Locri, in Archeologia Subacquea. Studi, ricerche e documenti 11, pp. 51-64.

Cagnazzi S. 1986, Un atleta di Crotone a Salamina, in Miscellanea greca e romana 20, Roma, pp. 11-19.

Dubois L. 2002, Inscriptions grecques dialectales de Grande Greece, II, Genève.

Gianfrotta P.A. 1975, Le ancore votive di Sostrato di Egina e di Faillo di Crotone, in La parola del passato. Rivista di studi antichi, f. 163, pp. 311-318.

Gianfrotta P.A., Pomey P. 1981, Archeologia subacquea. Storia, ricerche,scoperte e relitti, Milano.

Givigliano G.P. 1978, Sistemi di comunicazione e topografia degli insediamenti di età greca nella Brettia, Cosenza.

Givigliano G.P. 1985, s.v. Capo Cimiti, in Bibliografia Topografica della Colonizzazione, IV, pp. 404-407.

Guarducci M. 1967, Epigrafia greca, I, Roma.

Iacopi G. 1952, Capo Cimiti (Crotone). Iscrizione greca, in Notizie Scavi, pp. 167-176.

Jeffery L.H. 1990, The Local Scripts of Archaic Greece. A study of the origin o the Greek alphabet and its development from eighth to the fifth centuries BC, Rev. ed. with suppl. by AW. Johnston, Oxford.

Lazzarini M.L. 1996, Le iscrizioni del Lacinia, in Santuari della Magna Grecia in Calabria, pp. 242-247.

Lazzarini M.L. 2005, Materiali dal santuario di Hera Lacinia, in Magna Grecia, pp. 269-270.

Leone R. 1998, Luoghi di culto extraurbani d’età arcaica in Magna Grecia, Firenze.

Maddoli G. 1984, I culti di Crotone, in Atti Taranto 1983, Napoli, pp. 313-343.

Medaglia S. 2010, Carta archeologica della provincia di Crotone: paesaggi storici e insediamenti nella Calabria centro-orientale dalla Preistoria all’Altomedioevo, RICERCHE. Collana del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti, IV, Università della Calabria, Cosenza.

Mele A. 1996, I Culti di Crotone, in Santuari della Magna Grecia in Calabria, pp. 235-238.

Stier H.E. 1938, s.v. Phayllos, in RE XIX, 2, coll. 1903-1904.

N. rif. MUSASCAPCOL-48Misureh. cm 90; largh. cm 57MaterialeCalcareniteCollocazioneMuseo Archeologico Nazionale di Capo Colonna Nazionale Archeologico di Capo ColonnaProvenienzaSpiaggia a nord di Capo Cimiti. Rinvenuto nel 1934 da un contadino.DatazioneInizi V sec. a.C.Share